![]() sempre liberi di agire ombre e sogni
PERCHE' ALLORA LA MASSONERIA NON VIENE CONSIDERATA FUORI-LEGGE ? associazioni esoteriche, sataniche e variopinta compagnia che hanno sempre qualcosa e qualcuno da nascondere: illeciti, introiti, pezzi grossi, GROSSI PEZZI... ecc., favoriti da AUTORITA' sempre a caccia di provvigioni e di voti. Tutto ciò fa pensare che l'Italia sia entrata non nel terzo millennio, ma nel terzo mondo; oppure non in Europa, ma in Africa... con tutto il rispetto per i poveri e gli emarginati che, sicuramente, hanno una dignità superiore alla nostra.
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di
Giovanni Pannunzio, Vita Pastorale 5-2002 Se ne conoscono bene i pericoli,
eppure mass media, servizi telefonici, pagine gialle e pagine utili
continuano a pubblicizzare i ciarlatani, favorendo raggiri e drammi
umani. Con il silenzio dei politici e delle forze dell'ordine. «Qualcosa non va se abbiamo ricevuto più minacce e processi noi di Telefono Antiplagio che non risarcimenti i cittadini truffati». Nonostante il fenomeno magico e i
suoi pericolosi risvolti siano inconfutabili, continua lo stillicidio
di persone truffate dagli operatori dell’ occulto; vari episodi, più
o meno recenti, lo dimostrano. E’ recente la notizia dell'arresto di
un sedicente "mago esorcista" che ha ridotto sulla sedia a
rotelle una donna. Nel nostro Paese continuano a operare società e
ciarlatani, favoriti da imprenditori importanti e colletti bianchi,
non disposti a rinunciare ai proventi di truffe ed estorsioni, che da
oltre un decennio rovinano economicamente e moralmente migliaia di
famiglie italiane, di malati e di disoccupati, attraverso i soliti
circuiti editoriali e televisivi. La vicenda Wanna Marchi, a quanto
pare, non ha insegnato niente. Fin dall'inizio degli anni '90 esistono
prove concrete sull'attività magica dell'ex imbonitrice su Rete A e
Rete mia e delle società o ciarlatani a esse collegate. Di costoro le
autorità, pur informate, continuano a non tenere conto, forse per non
dover rendere ragione delle loro omissioni. Wanna Marchi ha perpetrato
gran parte dei suoi illeciti alle dipendenze di un iscritto alla
loggia massonica P2 e in una Tv privata nazionale, ricettacolo di
ciarlatani, presieduta da un massone iscritto alla loggia Camea
(scoperta da Giovanni Falcone). Il risultato è che migliaia di
cittadini non vengono risarciti e le Tv continuano a dare spazio a
imbroglioni che, operando con le stesse modalità di Wanna Marchi,
provocano nuove tragedie. Basta cambiare numero Anche l'individuazione della maga di Corno dalle svariate
identità, pubblicizzata su noti periodici, e delle sue migliaia di
vittime non ha insegnato niente. Alcuni giornali di
case editrici qualificate (Rizzoli, Rusconi ecc.) continuano a
vendere, senza alcuno scrupolo, spazi pubblicitari a ciarlatani
inesistenti, con tanto di foto grafie fasulle, facenti capo alle
solite società. Perfino
i raggiri dei cosiddetti servizi Audio tel 166 non hanno
insegnato niente. Anzi,
sono stati affiancati da altri prefissi 899 molto più
costosi e pericolosi per
le famiglie italiane, concessi a società
senza scrupoli, alleate con Televideo (Rai), Mediavideo (Mediaset),
la nuova Rete A, Mediaprofit e Odeon, oltre che con la Telecom e lo
Stato: che partecipano agli introiti dei maghi telefonici
rispettivamente per il 30 e il 20%. Le oltre 600 attività truffaldine
reclamizzate dalle Pagine Gialle Seat, a partecipazione statale, e
dalle Pagine Utili di Berlusconi, non hanno insegnato niente
anch'esse: centinaia di ciarlatani continuano a essere presenti sia
nelle due pubblicazioni citate (inviate gratuitamente a milioni di
famiglie italiane) sia su Internet. E i governi non intervengono. Non
si vergognano? La Seat, di cui è azionista il Ministero
dell'Economia, pubblicizza tra l'altro (sul sito Virgilio) giochi
d'azzardo vietati, messi in atto da società operanti in paradisi
fiscali che, attraverso carte di credito e versamenti W.U., dirottano
in Medio Oriente il denaro sottratto alle famiglie. Le numerose condanne di maghi e
affini per pubblicità ingannevole, pronunciate dall'Antitrust e
pubblicate su Internet, non hanno insegnato niente. Se le autorità
preposte avessero letto quelle sentenze o almeno le comunicazioni
inviate loro dalla stessa Antitrust, avrebbero riscontrato e
arginato ciò che sta accadendo oggi, evitando ulteriori drammi
umani.
Ci salverà il Gabibbo? A tutto ciò vanno aggiunte migliaia
di segnalazioni della nostra associazione Telefono Antiplagio,
ignorate dalle autorità e da alcuni media, che invece hanno sfruttato
il nostro servizio di volontariato, senza nemmeno citare la fonte, per
dimostrare quanto sono bravi a fare le inchieste e ad elaborare i dati
altrui. Il risultato è che oltre 95 cittadini su 100 non firmano le
denunce per paura e vergogna, ma anche per l'atteggiamento dei
giornalisti a caccia di successi personali e casi umani e,
soprattutto, per la non collaborazione delle forze dell'ordine. Un
esempio? Il 25.03. 2002 ci è giunta questa email: «La questura ha
rifiutato la denuncia presentata da mia madre in quanto "tra
omicidi, furti e altro" non ritengono importante una segnalazione
di questo tipo. L'hanno invitata ad attendere che passi il quindici
del prossimo mese e buttare via la lettera. Che fare?». Il caso in
questione riguarda alcune società nate in Italia e allargatesi in
Francia, Regno Unito ecc. che, tramite posta ordinaria, usano il
marchio e il volto di una prestanome, la ciarlatana Maria Duval,
per incutere terrore alle famiglie di tutta Italia e chiedere denaro
entro una data che potrebbe rivelarsi funesta. Cosa dobbiamo rispondere a chi ci
chiede "che fare"? Che bisogna rivolgersi al Gabibbo o a Marrazzo
su Raitre? Le modalità e le somme estorte sono le medesime di Wanna
Marchi: così come l'indifferenza delle autorità. L'aspetto più
preoccupante, però, è che nessuno indaga sulla destinazione dei
soldi incassati; nessuno si chiede qual è il loro utilizzo finale;
nessuno verifica se gli importi delle fatture emesse dai media
corrispondono agli importi pagati dai maghi. Ormai creare fondi neri è diventato
uno sport nazionale; ma chiudere il recinto dopo la fuga del branco,
come al solito, è una presa in giro per i cittadini onesti: fuga
favorita, inavvertitamente, anche dalla trasmissione Tv Mi manda Rai
3 (nella puntata dei 27.03.2002) che, nel tentativo di supplire alle
inadempienze delle autorità, ha "invitato" alla
sparizione i responsabili delle truffe di Maria Duval. Chi non taglierebbe
la corda dopo quanto è successo a Wanna Marchi & company? Il
risultato è che, per l'ennesima volta, i cittadini irretiti non verranno
risarciti. Quella dei maghi è una fonte di
guadagno incontrollabile e irrinunciabile, d'altronde gli spazi
pubblicitari televisivi destinati ai truffatori costano di più
(come quelli dei telefoni porno), in quanto bisogna fare i conti con
il fattore rischio. Chi è cosciente di rischiare di violare la legge
(ciarlatano o editore che sia) e ingannare il prossimo si deve
tutelare dalle sorprese sgradevoli, dalle denunce e da ciò che ne
consegue (spese legali ecc.). Lo psichiatra no, il mago si Le Tv conoscono bene il contenuto
delle pubblicità che mandano in onda, così come i giornali: è
ridicolo voler convincere l'opinione pubblica del contrario. E mentre
ci si arrovella su norme più severe per le televendite, non si
riflette sulle soluzioni migliori. Non sarebbe più semplice e civile
impedire le pubblicità dei ciarlatani, di chi vende numeri del
lotto, di chi si sostituisce al medico o al sacerdote? Perché nel
nostro Paese lo psichiatra non può farsi pubblicità e il mago si?
A proposito: anche la somministrazione di prodotti e cure dimagranti
non è competenza esclusiva del medico? Perché in Italia è vietata
la réclame del fumo e non quella dei ciarlatani? Alla classe politica
interessa realmente la salute dei cittadini o è solo propaganda?
Tra l'altro la cartomanzia, l'esecuzione di esorcismi ecc. nel
nostro Paese sono illeciti: perché ne è permessa la
pubblicizzazione? Perché ai maghi è consentito addirittura usare
le linee audiotel? Forse le forze dell'ordine non leggono i giornali
e non guardano la Tv? 0 la nostra classe politica, più sempliceniente,
non vuole sembrare repressiva? E’ probabile, ma è solo un paravento.
La realtà è un'altra: chi se la sente di fermare uno dei più grossi
business esistenti, che arricchisce pochi (sempre i soliti) e
impoverisce molti? Se i cittadini capissero che l'ignobile
comportamento di Wanna Marchi & company è solo la punta di un iceberg,
e che il fenomeno è nato e cresciuto con il beneplacito dei principali
gruppi editoriali italiani, di uomini politici e di caste
privilegiate, cosa accadrebbe? Come reagirebbero le famiglie se
fossero consapevoli di non essere state tutelate da chi aveva il dovere
di farlo, da chi ha chiesto loro sacrifici e consensi? Da chi si è
riempito la bocca di espressioni come "educazione alla
legalità", "difesa dei deboli", "giustizia
giusta", "solidarietà", e nel frattempo si riempiva
le tasche accordandosi con i ciarlatani per partecipare
all'estorsione più grave della storia contemporanea italiana? Da
chi, per anni, ha rappresentato una realtà illusoria, distorta e ingannevole,
prospettando a chi vive in stato di necessità soluzioni prefabbricate
a pagamento?
L'inchiesta della Cutuli Personaggi disgustosi come il mago
Otelma, Wanna Marchi, i medium Altea e Azzoni, Maria Duval ecc. non
avrebbero potuto portare alla rovina milioni di persone e abusare
della credulità popolare senza collusioni e complicità editoriali.
Il primo (Otelma), in una rara inchiesta pubblicata da Epoca e
realizzata nel 1995 dalla compianta Maria Grazia Cutuli risultò in
testa ai ciarlatani più ricchi, con un reddito dichiarato di 460 mila
euro annui. Se Otelma ha guadagnato tanto, quanto ne avrà beneficiato
chi lo ha pubblicizzato, primo fra tutti il suo pigmalione Maurizio
Costanzo? A questo punto abbiamo deciso di
mettere in discussione anche il nostro servizio di volontariato: in
otto anni abbiamo avuto più minacce e processi noi che risarcimenti
i cittadini truffati. Abbiamo toccato con mano la consistenza del business
e delle protezioni: se si arriva a querelare e intimorire un comitato
di volontariato con stuoli di legali e complici in ogni settore,
nessuno escluso, vuol dire che Telefono Antiplagio ha toccato un
nervo scoperto. Ma allo stesso tempo vuol dire che continuare a fare
denunce equivale a non vivere: non si possono costringere dei
volontari a nascondersi. I maghi attribuiscono ai loro poteri il
nostro insuccesso: facile quando si ha il denaro per pagare consulenti,
avvocati e agenzie pubblicitarie. Noi invece crediamo che l'insuccesso
sia un fallimento per la società civile, ammesso che in Italia ne
esista ancora il ricordo. Infine poche parole per le povere
vittime, in balia di sé stesse: tra coloro che le ritengono stupide
ci sono anche i politici, gli imprenditori e i pubblicitari conniventi
con i maghi. Fino a quando la democrazia sarà plutocrazia (governo
dei ticchi), fino a quando le religioni vorranno esercitare il
controllo sociale, fino a quando la superstizione prenderà il
sopravvento sulla fede, le loro prede non potranno sperare nella
condivisione di nessuno, per non dover poi fare i conti con
l'ipocrisia e l'amarezza della solitudine. I ciarlatani, senza
appoggi politici, non vanno avanti. Quanti cittadini dovranno patire
ancora, prima che i loro rappresentanti intervengano seriamente? prof. Giovanni Panunzio (coordinatore nazionale di Telefono Antiplagio 338.8385999, comitato di volontariato in difesa delle vittime di ciarlatani e santoni; e‑mail: antiplagio@antiplagio.org).
Telefono Antiplagio interviene
anche sull'antisemitismo ORIANA, LEGGITI IL LIBRO DI
MATTIOLI La vergogna e le parole della
scrittrice Oriana Fallaci (pubblicate dal settimanale Panorama del
18 aprile 2002), a difesa del popolo ebraico e ad offesa della Chiesa
cattolica, evidentemente non tengono conto delle responsabilità
dell'olocausto e della ferma posizione del Vaticano durante il secondo
conflitto mondiale: come riportato nel volume di storia Gli Ebrei
e la Chiesa, di Vitaliano Mattioli, edito da Ugo Mursia Editore
nel 1997. Tale citazione non deve sembrare
fuori luogo o fuori tempo, perché si dà il caso che studiosi,
scrittori e intellettuali anticlericali non sappiano o fingano di
non sapere spero che tra questi non vi sia la Fallaci che il testo
citato è stato censurato e ritirato dal commercio dopo appena un anno
di vita, in quanto ritenuto scomodo: oltre che per i tedeschi, per gli
stessi ebrei e per gli Alleati. Di ciò bisognerebbe vergognarsi!
Quanto detto da Oriana Fallaci, pertanto, mi ha indotto a riportare
alla luce (su Internet) l'opera di Vitaliano Mattioli consultabile
gratuitamente poiché uno degli intenti del servizio di volontariato
che mi onoro di rappresentare è quello di contrastare ogni forma di
segretezza che ostacoli il raggiungimento della verità e impedisca
al cittadino, in particolare alle nuove generazioni, di sapere e di
capire. A mio parere, dopo la lettura de Gli Ebrei e la Chiesa
sarà possibile, anche per Oriana Fallaci, esprimere un giudizio un
po' meno affrettato e un po’ più equilibrato sul Vaticano e sulle
vere cause del genocidio.
SE
OMBRE E SOGNI OSCURANO LA RAGIONE Spiritismo, scrittura automatica,
esperienze di premorte e fantasie sul mondo dell'aldilà sono alcuni
dei tanti fenomeni riconducibili alla psiche umana e all'inconscio.
Uno studioso indica i criteri con cui li affronta e la valutazione che
ne dà in rapporto alla religione. di ARMANDO PAVESE, Vita pastorale
5,2002 Da quasi trent'anni sono
ricercatore nel campo dell'occulto. Inizialmente ci fu la curiosità
di vedere, conoscere, capire. Poi quando mi resi conto dei danni
provocati dalla "fede" che molte persone hanno nelle
pratiche paranormali, spiritiche, magiche e degli squilibri emotivi ed
esistenziali indotti da queste credenze, mi posi la meta di spiegare
razionalmente con la psicologia i fenomeni occulti. Mi dissi che
potevo dare alla Chiesa uno strumento, al di fuori di quelli
evangelici e teologici, per aiutare le persone vittime delle pratiche
e credenze in un occulto apparentemente inossidabile e non spiegabile.
Si strutturò così gradualmente negli anni, attraverso la
pubblicazione di vari saggi inerenti alla parapsicologia, alla
pranoterapia, a Sai Baba, alla magia, alla comunicazione con l'aldilà,
un modello che costituisce una nuova branca della psicologia e che ho
denominato psicologia dell'occulto. Questa trova fondamento definitivo
con il saggio Poteri misteriosi della mente (Piemme, 2002). Nel saggio
ogni settore dell'occulto viene esaminato e svelato alla luce della
scienza: dallo spiritismo alle esperienze premorte, dai sogni
premonitori alle scritture automatiche, da presunte possessioni
diaboliche all'uso dell'ipnosi per regredire a presunte vite
precedenti. Scienza e fede in accordo La fede in Cristo, che è al di
fuori e sopra a una pletora di fenomenologie umane, finalizzate alla
confusione, è il presupposto di ogni mia azione e scritto. Credo che
la scienza. quella vera, non possa essere contraria alla creazione
operata da Dio. Il fatto che il mio pensiero scientifico sia in
sintonia con la posizione della Chiesa cattolica (che valuta
negativamente le manifestazioni occulte) non è frutto di una mia
succube posizione al credo religioso bensì la dimostrazione che
scienza e fede possano accompagnarsi nel cammino verso la scoperta
della vita. Il fatto che il mio precedente
saggio (Comunicazione con l'aldilà, Piemme, 1997) sia stato
introdotto nella bibliografia della Nota pastorale della Conferenza
episcopale dell'Emilia Romagna La Chiesa e l'aldilà (23 aprile 2000),
nella quale troviamo anche alcune mie impostazioni scientifiche, è
segno che il mio difficile cammino di ricercatore comincia a essere
utile. La "psicologia dell'occulto" nasce per spiegare il
perché dei fatti occulti cioè le motivazioni inconscie che stanno
alla base degli stessi. Per questa ragione la trattazione parte dal
concetto di inconscio e di dissociazione psichica e trattando di
personalità multiple, da un punto di vista psichiatrico e
psicologico, arriva ad assimilare la possessione spiritica alle
personalità multiple, rilevandone però le differenze attraverso
l'esame di una casistica idonea. La "psicologia
dell'occulto" è una psicologia di confine e si propone di
sondare, attraverso lo studio dei fatti occulti, il rapporto fra
l'inconscio (cioè la parte non cosciente della psiche) e lo spirito
eterno dono di Dio. Nell'unitarietà inscindibile
della creatura umana valuto l'inconscio come estrema appendice della
nostra corporeità, cioè prodotto dei cervello e diaframma virtuale
verso lo spirito. Nell'inconscio, che è il vero occulto, si gioca una
singolare partita fra bene e male, poiché in base alle scelte
coscienti (per essere chiari: scelta fra preghiera e seduta spiritica)
si sviluppano meccanismi di creatività generati da automatismi del
cervello per cui si danno vita alle ombre psichiche (cioè spiriti
fasulli di defunti) e nascono i sogni medianici, cioè le fantasie sul
mondo dell'aldilà. Ciò è tutto dimostrato con analisi e casi
concreti. li demonio non ha bisogno di prendere la penna e scrivere.
Ci pensano gli uomini con la loro ignoranza sulle dinamiche del nostro
inconscio a fare le sue veci. Satana agisce nelle scelte a monte. Si analizzano i casi di morte
clinica apparente (Mca, o anche Epm: esperienza premorte) e si fa luce
su un mito nascente ma illusorio. Si tratta anche dei casi alterati di
coscienza e della creatività a loro inerente, degli automatismi
culturali e religiosi (esicasmo e mantra) e dell'immensa produzione di
opere redatta con scritture automatiche non spiritiche (Goethe, Walter
Scott, Harriet Beecher Stowe, john Galsworthy, William Sharp). Tutte
le idee occultistiche sono nate per mezzo di scritture automatiche
frutto di dissociazioni. Spiritismo e scritture automatiche non sono
fatti paranormali, ma effetto di dissociazioni creative. Per
supportare queste conclusioni ci si avvale degli studi di Janet, Jung,
Granone, Erickson e delle esperienze personali. L'effetto placebo dello sciamano Dal cappello magico del
paranormale si può estrarre di tutto: fenomeni apparenti cioè falsi,
e fenomeni reali. Facciamo una cernita. "Apparenti" sono quelli
avvolti nel manto del mistero, ma che risultano frutto di
dissociazioni e di stati alterati di coscienza, di creatività umana e
di suggestione profonda; tra questi troviamo, oltre allo spiritismo e
alle scritture automatiche, anche la pranoterapia effetto di placebo
che induce a "regressioni sintomatologiche" poiché il
guaritore assume la valenza sciamanica della figura genitoriale,
mentre il malato proietta su questa figura tutte le sue aspettative
con autoproduzione di endorfine e altre sostanze chimiche. Non sono
nemmeno paranormali le pratiche chiromanfiche e cartomantiche che si
avvalgono di una normale comunicazione non verbale; tantomeno
l'astrologia che è un condensato primitivo di simbolismi mirati a
individuare caratteri tipici. Ma se spiritismo e scrittura
automatica "non sono" fatti paranormali, esistono o sono
frutto di illusione? E se esistono come si collocano nel rapporto con
la religione? Dopo una prima parte demolitrice è giunto il tempo
della ricostruzione. Questa avviene al calor rosso della polemica
scientifica contro una struttura di pensiero culturale, immobile da
secoli, che valuta ogni fatto "non spiegabile" come frutto
dell'azione di spiriti o di poteri stregoneschi. I fatti paranormali
"reali" esistono e si materializzano nelle forme telepatiche
di azione sulla materia, come movimento di oggetti, raps, poltergeist,
e, in misura limitata, anche nella precognizione che non è da
intendere come la previsione di un fatto prima che accada, ponendo con
ciò in discussione il libero arbitrio, ma la deduzione inconscia
della possibilità più probabile sulla base di informazioni pervenute
inconsciamente. Questi fatti rispondono a precise condizioni, la prima
delle quali è di essere attivati dal pathos, vale a dire dalla
sofferenza, dalle emozioni che non trovano sbocco esistenziale e da
blocchi relazionali; poi si focalizzano in un "fattore di
comunicazione" e in messaggi simbolici (i simboli sono il
linguaggio dell'inconscio). Non
esistono doni, facoltà medianiche o di guarigioni e poteri. I poteri
appartengono solo a Dio. I medium e i maghi si trovano solo a gestire
suggestioni e patologie, che in molti casi possono anche degenerare in
psicosi. Non si può vantare un potere quando l'accadimento dei fatti
autenticamente paranormali (che lo scrivente definisce psicomiletici,
perché generati dalla mente) dipende dall'inconscio. Poiché questo
non si può condizionare non si possono produrre fatti a piacimento.
Dunque non esiste alcun potere umano. I fatti reali sono per lo più
spontanei. Le culture pseudo-religiose (come lo spiritismo) possono
essere l'input, l'humus che, in presenza dei pathos del soggetto, crea
autentici fatti psicomiletici, valutati distortamente come prova
dell'esistenza di poteri medianici o di spiriti che comunicano con
scrittura automatica. Ma tutta questa tematica è ampiamente dibattuta
nel mio saggio con 34 casi realmente accaduti (alcuni dei quali
all'autore o alla sua famiglia); fra questi anche due di
pseudo-possessione diabolica. All'origine c'è un disagio
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